Vado dritta al punto: grazie ai social una nuova forma di sciacallaggio prende sempre più piede!
Quella dell’autoreferenzialità, della pubblicità gratis, del “ma guarda quanto sono bravo e buono”.
VOLETE AIUTARE?
Fatelo in silenzio!
In questi giorni ho visto nei social (soprattutto facebook) dei post (alcuni pure in evidenza a pagamento) dove Tizio o Caio annunciano di partire alla volta delle zone terremotate per dare il loro aiuto.
BENE da una parte.
MALE da molte altre con conseguenti domande spontanee:
- per aiutate hai proprio esigenza di farlo sapere al mondo?
- il nome delle attività commerciali (ristoranti, negozio, studio e altro) proprio non potevi evitare di metterlo, o mi sbaglio?
- d’altra parte: se fai qualcosa un tornaconto lo devi pur avere … vero?
- quei 30 o 50 euro spesi per mettere in evidenza il tuo post non potevano essere impiegati in maniera più “umanitaria” che alimentare le casse di facebook?
Altre ce ne sarebbero, ma mi fermo qui.
Da aggiungere al sciacallaggio dell’immagine = pubblicità gratis dei “poveri”, quello dei VIP.
Persone che possono permettersi di fare il filantropo a vita che sentono la necessità di far seguire alla donazione un comunicato stampa.
Non capisco e ripeto: volete aiutare? Fatelo in silenzio!!!