Il vantaggio principale delle immagini vettoriali è che le possiamo ridimensionare, ingrandire, modificare senza alcuna perdita di qualità.
“Costruire” un’immagine vettoriale comporta tempo, ma soprattutto abilità, sia tecnica che creativa.
Per meglio capire e iniziare a imparare, ecco alcune nozioni direttamente dalla guida di Illustrator.
Il settore della grafica bidimensionale si divide sostanzialmente in due tipi: le immagini bitmap e quelle vettoriali.
Un’immagine bitmap, o raster, è costituita da una griglia di pixel(*), tramite i quali un calcolatore riesce a simulare un’immagine reale a video.
La fedeltà dell’immagine riprodotta è direttamente legata al numero di pixel presenti, che ne definiscono maggiormente il dettaglio con l’aumentare del numero.
Nonostante questa dichiarazione, non è possibile definire in modo assoluto la dimensione di un pixel, in quanto questa viene determinata dal dispositivo di output (monitor, proiettore, display): è quindi più affidabile il termine di risoluzione di un’immagine, che si riferisce al numero di pixel presenti in un determinato spazio (solitamente pollice o centimetro quadrato).
Il pregio del formato bitmap è di essere in grado, dato un numero di pixel abbastanza alto, di rappresentare qualsiasi tipologia di immagine con un’assoluta fedeltà, nonché permette manipolazioni cromatiche e di contenuto che possono arrivare anche singolo punto. Ciononostante, più alto è il numero di pixel presenti nell’immagine, più generoso in termini di spazio sarà il file ottenuto, e di conseguenza maggiori dovranno essere le risorse del computer per una successiva elaborazione del file.
Esistono sistemi di compressione, con o senza perdita di dati, che permettono di ovviare in parte al problema di spazio, ma non alla qualità di memoria del calcolatore e di potenza di calcolo necessaria per un’elaborazione.
L’immagine vettoriale, di contro, è costituita da oggetti (vettori) che non sono altro che rappresentazioni visive di coordinate e formule analitiche.
Per un programma vettoriale come Illustrator, ma similmente anche per altri programmi di disegno vettoriale, tali oggetti sono costituiti da una catena di punti, siano essi curvi o angolari, che delimitano un’area aperta o chiusa.
Ogni oggetto possiede una serie di dati variabili più o meno distinti, più o meno presenti: il numero di punti, il fatto che il tracciato esterno sia aperto o chiuso, il colore di riempimento, il colore e lo spessore della traccia, il livello di opacità, gli effetti applicati, la capacità di contenere o meno un’immagine bitmap e la natura stessa dell’oggetto, che può essere oggetto, guida, maschera o altro. (testo tratto da: La grande guida di Illustrator – Matteo Discardi – Mondadori Informatica)
Per i meno esperti avere a disposizione un’immagine vettoriale ben “costruita” è utile per esercitarsi, per “smontare” linea per linea, punto per punto, curva per curva, insomma tutte le primitive geometriche che la compongono, e iniziare, così, a intuire come si fa e quanto lavoro serve.
In internet ci sono svariati siti dove si trovano file vettoriali disponibili per il download free.
Ecco l’elenco di alcuni:
– vector4free.com
– coolvectors.com
– www.vecteezy.com
– qvectors.net
– vectorportal.com
– clipart-design.com
– logopond.com
– vector-cartoons.com
– vectorwallpapers.net
– clker.com
Spesso si è alla ricerca del vettoriale di un marchio specifico, il link giusto è questo:
– brandsoftheworld.com
Raccomandazione:
se prevedete un utilizzo dell’immagine oltre a mero esercizio, nell’effettuare il download verificate sempre i diritti delle immagini.
Per chi desidera approfondire:
Workshop: INTRODUZIONE alla GRAFICA >>>
(*) PIXEL: il termine deriva dalla contrazione delle parole “picture” ed “element”.